Restaurato l’organo a Tarquinia

Restaurato l’organo a Tarquinia

29 Luglio 2018 Arte 0
Restaurato l’organo a Tarquinia

Il restauro dell’organo è stato realizzato dietro commissione dei padri agostiniani per la chiesa di San Marco, da Angelo e Nicola Morettini di Perugia tra il 1857 e il 1858, come attestano le iscrizioni punzonate sul piede della più grande canna di mostra e sulla piastra di ottone apposta alla serranda della tastiera; è stato realizzato con i contributi della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, del Comune di Tarquinia, di un cospicuo numero di benefattori e dell’impegno assiduo dell’associazione Devoti della Madonna di Valverde con il progetto “Adotta una canna”. Questo organo, che era caduto in stato di abbandono da lungo tempo, è uno degli esemplari a canne che sono patrimonio di alcune chiese di Tarquinia e che attendono di essere rivalorizzati.
Nel 1908 il rettore di San Marco monsignor Benedetto Reali – dal 1890 anche rettore di Santa Maria di Valverde – incluse l’organo tra i beni mobili del convento passati in proprietà al Comune a seguito delle leggi eversive; venne collocato quindi nel santuario di Santa Maria di Valverde di pertinenza della Comunità cornetana già dal 26 gennaio 1483 per volontà del vescovo Domenico della Rovere.

Il trasferimento fu eseguito da Michel Angelo Paoli, noto esponente di una famiglia di organari fiorentini, come attesta un documento all’interno della cassa armonica: Expletum. Paoli traslocò da San Marco a qui nell’anno 1908. Contestualmente venne trasferita anche la tavola raffigurante la Madonna con il Bambino di Filippo Lippi voluta dal cardinale Vitelleschi, che fino allora era stata collocata in San Marco al centro della tela di Pietro Gagliardi; tavola che – riconosciuta da Pietro Toesca nel 1917 nel suo altissimo valore – venne collocata nel Museo Nazionale Tarquiniense di palazzo Vitelleschi. Successivamente il giovane maestro di cappella del duomo Augusto Piccioni venne nominato organista del santuario di Valverde.

Il Santuario suburbano e la festa con fiera di Valverde

Si è data l’opportunità di rivisitare il santuario dedicato a Santa Maria di Valverde – la Madonna nera che si vuole venuta dall’oriente con un crociato nel 1189 – legato ai festeggiamenti patronali e alla fiera ad essi connessa. Il complesso, risalente al 1268, fu abitato da diversi ordini monastici; sotto la giurisdizione del vescovo Bartolomeo Vitelleschi (1451) venne affidato ai vicari di San Fortunato fino al 1502. Più volte abbandonato, è stato più volte restaurato dall’architetto camerale Giovanni Antonio De Rossi.
Nel 1984 il vescovo Grillo ha dichiarato  il complesso santuario diocesano.

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